Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

La buona educazione. Quando la campanella diventa musica - Librerie.coop

La buona educazione. Quando la campanella diventa musica

PRENOTA UNA COPIA Verifica la disponibilità nella tua libreria
Disponibilità immediata ?
€ 16,00
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Settenove
EAN 9791281477025
ANNO PUBBLICAZIONE 2025
CATEGORIA Pedagogia e discipline educative
COLLANA / SERIE Lo scellino
LINGUA ita

Descrizione

In Italia, il Testo Unico in materia di istruzione risale al 1994 e, dall'epoca, non sono stati ancora introdotti, a livello legislativo, i cosiddetti "piani di convivenza", le buone pratiche di inclusione, l'educazione alla sessualità o affettiva che perseguono l'obiettivo del benessere generale delle persone che frequentano gli istituti. Questo tipo di progetti, dove esistenti, sono da attribuire per lo più al desiderio e l'impegno di insegnanti appassionati e non da direttive comuni. Non esiste ancora dunque, a livello istituzionale, la volontà di diffondere a tappeto progetti di convivenza tra diversità intese in senso ampio (provenienza, cultura, religioni, identità, genere, orientamento sessuale). Ma una scuola diversa è pensabile e possibile, e accade già in molti Paesi, in Europa e nel mondo, dove si persegue l'obiettivo del benessere delle persone in formazione. Dalla Spagna al Canada, dal Marocco all'Australia e gli Stati Uniti, Camilla Vivian raccoglie le buone pratiche introdotte dalle scuole per contribuire al benessere, alla consapevolezza di sé, all'autodeterminazione di chi frequenta quotidianamente quegli spazi. Si tratta spesso di strategie con basso impatto economico e che non richiedono grandi cambiamenti strutturali, ma che cercano di cercano di creare un'autentica comunità scolastica, che offra spazi sicuri per condividere esperienze e scambiare diversità, per crescere individui liberi e sviluppare la propria unica identità. Con la prefazione di Fabrizio Acanfora.