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Il bene pubblico maltrattato. Ancora una volta il bilancio, luogo irriducibile della democrazia, è compromesso da una prassi incostituzionale che svilisce il Parlamento
€ 15,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Castelvecchi |
EAN | 9791256140794 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2024 |
CATEGORIA |
Economia, finanza e marketing Diritto Attualità e politica |
COLLANA / SERIE | Nodi |
LINGUA | ita |
Descrizione
Negli ultimi due decenni si è assistito a una significativa riduzione del ruolo del Parlamento nell'approvazione del bilancio di previsione, attraverso l'uso sistematico, da parte del Governo, della pratica distorsiva basata sul maxi emendamento e la fiducia. Questa compressione della funzione allocativa del Parlamento non si è attenuata nemmeno dopo l'implementazione della riforma del 2016, che ha conferito natura sostanziale alla legge di bilancio e abolito la legge di stabilità, in attuazione della revisione costituzionale del 2012. Anche nel 2024 il fenomeno si è riproposto, consolidando così la tendenza al declino dell'influenza del Parlamento nelle decisioni sulle politiche pubbliche e sui programmi da attuare. Il bilancio è il luogo irriducibile della democrazia e il Parlamento deve tornare ad essere il protagonista principale nella sua trattazione.