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Prima c'era la Gigia, ora c'è Penny. Mezzo secolo di viaggi d'ogni tipo... e anche altri racconti
€ 35,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Youcanprint |
EAN | 9791222796512 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Turismo e guide |
LINGUA | ita |
Descrizione
In "Prima c'era la Gigia, ora c'è Penny. Mezzo secolo di viaggi d'ogni tipo... e anche altri racconti" c'è quasi mezzo secolo di viaggi, per lo più fatti prima che ci fosse internet. Si parla dei viaggi compiuti su una vecchia 'Vespa 200 Rally' alla volta sia di Capo Nord (1976) sia dell'India. Quest'ultima avventura, in sella alla solita e acciaccata Gigia, è durata 334 giorni verso Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan, India e Nepal: 23.084 chilometri, dal 21 agosto 1977 al 20 luglio 1978. Si narra anche di autostop fatti nel deserto del Sahara su vari veicoli compreso un camion strapieno fino all'inverosimile, di viaggi faticosissimi su deteriorati tassì-brousse e su sovraffollati treni nell'Africa subsahariana, di navigazione dei fiumi dell'Amazzonia su malridotti battelli, autostop in Patagonia e nella Terra del Fuoco, esperienze nel profondo Cile, viaggi sulle Ande boliviane e peruviane, visita alla miniera di Potosì, disavventure in Madagascar, strane vicissitudini nelle Filippine, il Cammino Portoghese fatto assieme alla figlia adolescente, il ritorno in Portogallo ma stavolta con la moglie, l'autostop nel 1979 verso la Sicilia, l'incontro con il figlio di Roberto Patrignani, curiosità varie come il ritrovarsi dopo tre decenni con alcuni personaggi. Oltre a questi racconti, sono pure incluse informazioni e consigli pratici da ritenersi preziosi per un giovane che voglia avventurarsi ovunque nel pianeta, senza appoggiarsi a una struttura organizzativa. Alcuni sono viaggi spartani e all'avventura, ma un'avventura semplice e più a misura d'uomo dove non è necessario trasformarsi nel Rambo della situazione. Giorgio di viaggi ne ha fatti parecchi, nei modi più impensabili, è passato dalla Vespa allo zaino (in entrambi i casi con il sacco a pelo appresso), alle scarpe da trekking, per poi trovarsi con il trainare un trolley. Di certo oggi, rispetto ad anni fa, ha un impegno che prima non aveva: la cagnolina Penny. Dei sette libri di Càeran questo è il migliore, è il più completo e più curato rispetto a ogni altra sua pubblicazione. Per tappe è arrivato alla meta, ossia pubblicare ciò che più lo rappresenti; un viaggio introspettivo in cui sono raccontate le varie diversità della maniera di muoversi. Non farà altri libri sui viaggi perché è la sua opera omnia, essendo un armonioso intreccio dei lavori precedenti e con le innumerevoli modifiche certosine che lo arricchiscono. Inoltre, c'è perfino un racconto filosofico per adolescenti. Più di così non ne sarebbe capace: è il suo addio.