Incroci provvisori

Essendo che, se le cose vanno come devono andare (?), e non c'è motivo per cui non vadano così, il che non può essere altrimenti, essendo che l'Assoluto spirito le decide e le impone egli stesso, facendo dunque in modo che gli a priori coincidano con i posteriori; non avendo egli, lo Spirito assoluto, altro mestiere che quello di auto (anti)realizzare la propria libertà, quindi di decidere che cosa fare prima, dopo e dopo ancora. Non c'è dubbio, caro mio, che l'Assoluto deve essere assoluto, e non si può cambiare quando e come ti fa comodo, neanche per la più nobile delle cause, come è certo la riunione dei cristiani, senza più differenze e sfumature. Nessun obiettivo potrebbe essere tanto degno, necessario e condivisibile da pretendere di modificare l'assolutezza dell'Assoluto. Ma l'Assoluto, scusa, se ne sbatte delle nostre ridicole esigenze. (In cerca di Coso) Era stato accompagnato all'inizio dell'abitato, dove una gigantesca bandiera dell'Inter troneggiava sopra una piccola casa isolata. Ne era uscito un donnone, grande quasi quanto la bandiera. Aveva dato un'occhiata sospettosa alla mezza dozzina di giornali che ottimisticamente Giacomo sperava di vendere e gli aveva spiegato: - Sioret, chi che ghe n'à, magna; chi che no ghe n'à, varda (caro mio, chi ne ha, mangia; chi non ne ha, guarda). (Conti sandonatesi)