La forza del destino

Se si dovesse quantizzare la quota di libero arbitrio, a cui ha accesso l'essere umano, e quella di predestinazione, si dovrebbe ammettere che la prima è tanto più ristretta, quanto più significativo è stato l'impegno nelle opere di bene o di male applicato nelle vite precedenti a quella che si sta vivendo. La "forza del destino" guida i nostri giorni e quelli del protagonista del libro. Un bimbo "non voluto", la cui infanzia e adolescenza non si rivela facile, forse per la sua appartenenza all'Elemento taoista "Acqua", che comporta il sentimento della paura. Con la maturità la paura si trasforma in prudenza e quindi in saggezza, insita nelle caratteristiche dell'Animale taoista sotto cui era nato, e cioè il Serpente. L'iniziazione quindi a più di una via esoterica era inevitabile. Vicende scabrose si alternano a fatti piacevoli, in particolare i viaggi per congressi medici. I frequenti cambi di seconda abitazione si alternano con numerose variazioni di sedi lavorative. Fatti legali, anche questi legati alla nascita sotto il segno zodiacale caldaico-egizio della Libra, diventano sempre più numerosi col passare degli anni dopo il pensionamento: denunce pro e contro, scatenate dal suo bisogno di seguire e far seguire la "via retta", secondo il famoso dettame ermetico del VITRIOL. Il racconto è ricco di connotazioni e citazioni dòtte.