The nightcrawler. Diario di bordo tra Scilla e Cariddi

È nel tempo sospeso della traversata dello Stretto di Messina che hanno preso corpo i pensieri e le memorie raccolte in "The nightcrawler", il diario di bordo tra Scilla e Cariddi di Danilo Giaffreda. Otto anni di pellegrinaggi scanditi da riflessioni sul tempo che viviamo e flashback di quello vissuto. Novantasei mesi entrando e uscendo dalla storia. Quasi tremila giorni di viaggi veri e viaggi interiori racchiusi in centododici pagine e cinquanta piccole grandi storie da scoprire o ritrovare. Non è stato facile rintracciarle tra le pieghe di Instagram e Facebook, dove sono state originariamente postate, molte sono state digitate d'impeto e non salvate. Sono i suoi "scritti di notte" in viaggio tra Sicilia e Puglia, tra una fermata in autogrill e l'altra, durante tragitti troppo lunghi e insonni, messi finalmente insieme per poterli trovare - tutti - senza l'ansia di doverli cercare a ritroso nel tempo. Certo non è il romanzo che i suoi follower gli hanno più volte richiesto, ma tra pensieri e memorie ha preso corpo, suo malgrado, un'autobiografia vergata alternando riflessioni e memorie, presente e passato, cronaca e nostalgia.