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Intelligenza della natura, natura dell'intelligenza. Il chiasmo poetico come base espressiva di una matematizzazione dell'intelligenza umana
€ 20,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Aracne (Genzano di Roma) |
EAN | 9791221811742 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2024 |
CATEGORIA |
Pedagogia e discipline educative |
LINGUA | ita |
Descrizione
Nell'epoca dell'"intelligenza artificiale" come realtà tangibile e della modellizzazione matematica delle nostre performances cognitive neuralmente indotte e "rappresentabili" resta, in questo dominio di fenomeni, quanto mai indecisa una distinzione concettualmente stabile tra ciò che è "naturale" e ciò che è "artificiale". Il risultato ne è una vittoria senza sopravvissuti del secondo sul primo. Ovunque un'operazione matematica appaia come effettivamente capace di calcolare una performance cognitiva (di uno smartphone, di un ratto, di un bimbo) è di "artificiale" - di "meccanismo" - che pervasivamente si parla. Sembra cioè impossibile che la "natura" essa stessa possa essere oggetto di una matematizzazione. Conseguenza ne è che l'intelligenza naturale dell'uomo diventa artificiale non appena si smette di parlarne con parole ordinarie e il microscopio matematico subentra per indagarne/descriverne i... "meccanismi". Matematizzazione della nostra intelligenza naturalmente matematizzante e sua artificializzazione sembrano dunque andare "ovviamente" insieme. E poiché l'unica realtà naturalmente intelligente è l'uomo, ne deriva che in un mondo che la nostra scienza assume come isomorfo ai suoi oggetti matematici ("modelli"), il soggetto matematico svanisce non appena evocato, così come - per questa stessa scienza - in un mondo certamente fatto di cose fisiche (atomi), la nozione stessa di persona fisica diventa una contraddizione in termini.