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Novecento 1946-1991. Progressi e terrore
€ 55,00
Dettagli
FORMATO | Libro |
EDITORE | Youcanprint |
EAN | 9791221435474 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2022 |
CATEGORIA |
Storia |
LINGUA | ita |
Descrizione
Il precedente volume - Novecento 1914-1945. Il fragore delle armi - terminava con la seguente frase: "Dalle ceneri della disperazione può sbocciare il fiore della speranza". La Seconda Guerra Mondiale si concluse con milioni di vittime e centinaia di migliaia di rovine e macerie e, mentre le popolazioni dell'intero globo, con tenacia ed energia, cercavano di rimettere in piedi i loro Paesi, l'ombra minacciosa della Guerra Fredda incombeva su di esse. Alcuni storici parlarono di una pace armata, un fragile equilibrio che, da un momento all'altro, poteva degenerare in un nuovo conflitto. L'Europa, fra l'incudine e il martello, era contesa dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica, i quali cercavano di diffondere le rispettive ideologie: capitalismo e comunismo. Gli USA e l'URSS, pur avendo differenti sistemi economici, si equivalevano militarmente e tecnologicamente, e quindi si giunse a parlare di equilibrio del terrore. Il principio che stava alla base dell'equilibrio del terrore era orientato al raggiungimento della supremazia nucleare, ossia della capacità di sferrare un attacco al nemico, talmente rapido e violento, in grado di impedirgli di reagire in modo altrettanto letale....