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Scoperte archeologiche non autorizzate sull'antica Roma
€ 18,00
Dettagli
FORMATO | Rilegato |
EDITORE | Autopubblicato |
EAN | 9791221031942 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2023 |
CATEGORIA | |
LINGUA | ita |
Descrizione
Nuove interessanti ipotesi sulla fine dell'Impero Romano e su Roma. "A Lucio Succonio, figlio di Lucio del Palatino, severo quadrumviro, questore dell'erario, protettore di tutte le corporazioni e allo stesso modo decurione di Trevi, pontefice..."così recita l'iscrizione ritrovata nella pianura di Trevi e oggi conservata nel museo della cittadina umbra. L'autore ne dà una nuova interpretazione, sottolineando l'importanza dell'area archeologica di Spoleto. Svetonio, riferendosi alla piccola cittadina umbra di Bevagna, affermava nelle sue Storie "con l'occupazione di Mevania il terrore prese tutta l'Italia". Sempre a Bevagna è stata ritrovata un'iscrizione latina che celebrava la pavimentazione di una via trionfale nella zona. L'autore parte da questi e altri dati per giungere a nuove valide teorie sulla presenza di un'importantissima area archeologica nella valle di Spoleto, che sarebbe stata conosciuta con un altro nome nell'antichità. Le verità che si celano dietro le scoperte archeologiche di cui si parla in questo volume non sono mai state comprese o forse sono sempre state celate, perché nascoste da secoli.