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Perché abolire il carcere. Le ragioni di «No Prison»
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Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Apogeo Editore |
ILLUSTRATORI | L. Pasqualini |
EAN | 9788899479794 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2021 |
CATEGORIA |
Scienze sociali |
COLLANA / SERIE | Èstra saggistica |
LINGUA | ita |
Descrizione
La povertà, per chi è ristretto nelle carceri italiane, è l'elemento caratterizzante della distanza che li separa dal resto della società, del disinteresse o peggio odio nei loro confronti da parte dei liberi che non hanno nessuna voglia di approfondire la questione. La prigione umilia, annulla, stigmatizza e impone il dolore, la sofferenza, è crudeltà, crea la mancanza di responsabilità verso il proprio comportamento e aumenta la pericolosità di tutti coloro che vi transitano, che diventano a loro volta moltiplicatori irreversibili e potenziali della violenza ricevuta. Continuare a sostenere il sistema carcerario significa in fondo autorizzare la pratica della vendetta di Stato e della sua violenza, con l'imposizione del dolore e della sofferenza ai ristretti. Non vi è alcun motivo di credere che lo spettro della prigione ridurrà la criminalità, è pertanto assurdo ritardare la ricerca di soluzioni di non carcere.