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La condizione umana nel pensiero libertario
€ 16,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Eleuthera |
EAN | 9788898860210 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2017 |
CATEGORIA |
Attualità e politica |
LINGUA | ita |
Descrizione
L'idea di una natura umana perversa e malvagia ha sempre dominato l'immaginario occidentale, alimentando la convinzione che solo istituzioni sociali ferree come lo Stato possono soggiogarla e rendere possibile la convivenza. Ma questa visione gerarchica e disegualitaria ha oltretutto posto una pesante ipoteca sul futuro dell'umanità, proprio perché sostiene che esiste una natura umana, che essa è universale e che pertanto occorre garantirne la realizzazione. Al contrario il pensiero libertario, dai primi classici alle riflessioni contemporanee, rigetta l'idea di una natura umana immutabile, universale, fondativa, e davanti al bivio tra natura e cultura, innatismo e ambientalismo, necessità e libertà, relativismo e universalismo, evita consapevolmente di risolvere in una sintesi la tensione tra questi opposti. Anzi riconosce in un equilibrio volutamente instabile e provvisorio la propria legittima precarietà. In altre parole, il pensiero libertario, e l'anarchismo in particolare, per poter essere coerente con sé stesso è obbligato a pensare l'ontologia non come un'essenza ma come una condizione e un divenire.