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La moneta e i suoi effetti sull'animo umano. Le riflessioni del teatro greco
€ 15,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Audax |
EAN | 9788896144923 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2023 |
CATEGORIA |
Teatro Critica e storia della letteratura |
LINGUA | ita |
Descrizione
Nell'Atene del V secolo a. C. si assiste alla rapida diffusione di un nuovo strumento, inventato circa due secoli prima in Lidia: la moneta. Contemporaneamente, la città vede la fioritura del grande teatro, nella duplice forma della tragedia e della commedia antica. Diviene ben presto evidente che la moneta, oltre al compito tecnico e pratico di agevolare gli scambi commerciali, ha un'ulteriore funzione: essa è mezzo di accumulo della ricchezza al di là di ogni limite di tempo. È merito del teatro greco l'aver condotto la prima importante presa di coscienza del notevole impatto che la moneta può avere sull'animo umano. Nelle opere di Sofocle, Euripide ed Aristofane viene riconosciuto come l'istinto di accumulazione, che la moneta sa accendere nell'uomo, possa divenire ossessivo ed incontrollato, creando nell'animo umano dimensioni individualistiche prima inesistenti, e generando forme di alienazione per la persona nonché effetti disgregativi a danno delle comunità. Pur a fronte dell'indubbia utilità pratica della moneta, il teatro si incarica dunque di dare voce alle perplessità e di esprimere una resistenza alla piena penetrazione dello "spirito del denaro".