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I limiti dell'intervento penale nel settore dei diritti riproduttivi
Protezione:
Adobe DRM
€ 42,99
Dettagli
FORMATO | |
EDITORE | Giappichelli Editore |
EAN | 9788892186613 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2020 |
CATEGORIA |
Diritto |
LINGUA | ita |
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Descrizione
Il diritto degli esseri umani a procreare non è più stato messo in discussione da quando, nel codice di Norimberga del 1947, è stata vietata la sterilizzazione forzata: venuta meno la legittima praticabilità di quei trattamenti sanitari obbligatori, non esiste più nessuno strumento coattivo – fatta eccezione per la castrazione chimica, pratica clinica comunque non irreversibile, applicata come pena o misura di sicurezza in alcuni Stati europei e nordamericani, nei confronti degli autori di reati sessuali – che possa precludere a due individui di sesso diverso di utilizzare i metodi riproduttivi “naturali” per concepire un figlio. Il diritto alla procreazione, anzi, trova una base costituzionale implicita, come diritto inviolabile dei singoli e delle formazioni sociali di tipo familiare, nell’art. 2, ed è stato inoltre riconosciuto espressamente dalla legge 22 maggio 1978, n. 194, come «diritto alla procreazione cosciente e responsabile», garantito dallo Stato congiuntamente alla tutela della maternità e della vita umana sin dal suo inizio…