Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

EBOOK - pdf
Abuso del diritto - Librerie.coop

Abuso del diritto

Protezione:   

Adobe DRM

€ 22,99
Dettagli
FORMATO pdf
EDITORE Giappichelli Editore
EAN 9788892181502
ANNO PUBBLICAZIONE 2019
CATEGORIA Diritto
LINGUA ita
Dispositivi supportati
Computer
E-Readers
iPhone/iPad
Androids
Kindle
Kobo

Descrizione

Il sintagma abuso del diritto si presenta come una figura controversa nella sua stessa formulazione linguistica, tanto da evocare la rappresentazione icastica del Giano bifronte proposta in copertina: all’esercizio di un diritto dovrebbe corrispondere, infatti, uno spazio di libertà inserito in una cornice normativa e non dovrebbe essere possibile che una pretesa in astratto garantita dal diritto positivo costituisca, nel caso concreto, un fatto antigiuridico. Il precipuo obiettivo di questo volume è di comprendere se, ed eventualmente come, si possa esercitare un diritto in modo improprio, anche al fine di ricollocare il tema della giustizia all’interno del terreno che le è proprio ossia quello giuridico. Ancorché il concetto di giustizia non sembri ormai appassionare gli studiosi del diritto, si ritiene che il rapporto tra diritto e giustizia debba considerarsi come un’endiadi e che l’istituto dell’abuso del diritto faccia percepire che il ruolo della volontà del legislatore è strutturalmente secondario nella dimensione giuridica, in quanto la riduzione del diritto a legge non riesce a descrivere compiutamente la complessità teorica, empirica e storica dell’esperienza giuridica. Se, tuttavia, la riduzione del diritto a mera statuizione positiva è da considerarsi insufficiente, la difesa del diritto positivo è necessaria per scongiurare il rischio opposto: allontanare il diritto dal suo perimetro giuridico e indirizzarlo verso l’opinione. Troppo spesso, infatti, si è utilizzato l’abuso del diritto come cavallo di Troia per espungere regole giuridiche, introducendo nell’ordinamento principi esogeni di carattere politico o economico, tali da trasformare l’istituto in esame come uno strumento potenzialmente eversivo del sistema giuridico.