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Uomini e non uomini. La guerra in Bosnia-Erzegovina nella testimonianza di un ufficiale jugoslavo
€ 15,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Zambon Editore |
EAN | 9788887826913 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2013 |
CATEGORIA |
Biografie Storia |
COLLANA / SERIE | Universale di base |
LINGUA | ita |
Descrizione
«Il principio secondo cui le differenze esistenti tra le etnie non possono convivere in uno Stato, quale era l'ex Jugoslavia, ha portato a uno scontro diretto e alla guerra in Bosnia-Erzegovina. I sostenitori di questa politica sono il potere legislativo ed esecutivo attuale. In contrasto con le leggi vigenti, e per questioni d'interesse di parte (religioso e nazionalistico), sono state prese gravi decisioni senza mai coinvolgere i Serbi, calpestando cosi? i loro diritti (sanciti nella Costituzione Socialista). Tali decisioni unilaterali sono state una delle cause della guerra. I Serbi non sono mai stati terroristi, non hanno mai combattuto guerre fuori dal proprio paese, non sono mai stati aggressori e non sappiamo perchè negli ultimi anni siamo diventati i capri espiatori dei Balcani. Abbiamo pagato il prezzo della politica globale e della politica dell'egemonia con le nostre vite. Questa politica ha causato migliaia di morti, migliaia d'invalidi e, non dimentichiamolo, centinaia di Serbi nelle galere europee condannati a tanti anni di prigionia». (Goran Jelisic)