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La fine della televisione
€ 13,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Lupetti |
TRADUTTORI | A. Zuliani |
EAN | 9788883912290 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2007 |
CATEGORIA |
Cinema e spettacolo Scienze sociali |
COLLANA / SERIE | Comunicazione. Teorie e tecniche |
LINGUA | ita |
Descrizione
La televisione, così come la si è conosciuta, sta per scomparire anche se in pochi se ne sono accorti, affondando in un oceano di schermi, terminali, reti, portatili, che diffondono una quantità sterminata di immagini, suoni e parole da poter consumare a qualunque ora e dovunque. Questo significa che il ruolo di forum sociale che il mezzo televisivo ha svolto per decenni, lungo quelle che Missika chiama le sue età (paleo-, neo- e post-televisione), si va esaurendo. Ciò comporta che il servizio pubblico sarà sempre più sfasato rispetto ai ritmi imposti dalle innovazioni tecnologiche a costi decrescenti, e alle nuove generazioni che ne sono le consumatrici più accanite. La televisione d'antan potrebbe diventare allora un medium rivolto soprattutto alla terza e quarta età, con evidenti ricadute anche sulla raccolta pubblicitaria. D'altra parte, grazie alla diffusione di tecnologie facilmente utilizzabili (video-telefonino) si verifica un processo di de-specializzazione che investe le professionalità tradizionalmente attive nel mondo dell'audio-visivo, per cui si assisterà a un'offerta televisiva sempre più orizzontale e sempre meno verticale. "La televisione sta per diventare una sorta di juke-box" scrive Missika, lo stesso concetto di rete o canale sarà obsoleto, il pubblico si rivolgerà direttamente a chi organizza lo spettacolo o l'evento by-passando qualsiasi mediazione.