Morte di un broker onesto

Nella Borsa di New York, dopo una giornata a dir poco movimentata, i colpi di scena non sembrano finire quando non uno, ma ben due broker muoiono nel giro di pochi minuti, stroncati da un veleno sconosciuto e letale. Philip Torrent, la prima vittima, aveva una vita in apparenza perfetta, anche se, a ben vedere, era circondato da figure che desideravano tutto fuorché il suo bene: il socio che lo ingannava da anni, la moglie infedele in attesa del divorzio, il nipote debosciato che voleva solo spillargli i soldi, l’amante rifiutata… Eppure, la seconda morte, quella del broker Sandy Harrison, è inspiegabile e non ha chiari collegamenti con Torrent. Chi voleva uccidere due uomini così diversi? E com’è stato somministrato il veleno all’interno della Borsa? Mentre si fa beffe dei grandi detective come Philo Vance, Thatcher Colt e Drury Lane che infestano la città, il sardonico e aspro ispettore Francis X. Bullock della Squadra Omicidi dovrà muoversi tra scrivanie, telefoni squillanti e pugnalate alle spalle per risolvere questo caso diabolicamente ingarbugliato. Pubblicato nel 1934, appena qualche anno dopo il Martedì nero, e tradotto per la prima volta in italiano, Morte di un broker onesto è un romanzo complesso e ingegnoso, che sa spezzare con ironia l’aura di onniscienza dei super-investigatori della letteratura gialla.