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Il duomo di Como. Il racconto della facciata
Protezione:
Social DRM
€ 8,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Nodolibri |
EAN | 9788871853109 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2019 |
CATEGORIA |
Architettura e urbanistica |
COLLANA / SERIE | Lariana |
LINGUA | ita |
Dispositivi supportati
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Descrizione
Il Duomo di Como è una forte attrazione per il turismo. È una struttura ricca di suggestioni, bellissima da osservare giorno e sera. La notte del 3 novembre 1990 un fulmine globulare scende sulla cupola, scivola sul tetto della navata principale e colpisce il gugliotto centrale della facciata. La struttura si contorce, ma una parte precipita e colpisce le decorazioni dell’edicola di Plinio il Giovane, frantumandone alcune. Sono le due di notte. Subito, iniziano i lavori: la chiesa ri-diventa patrimonio della città.La facciata si rinnova e mostra quanto la struttura si colleghi ai temi della religiosità popolare, della simbologia, della fede. Persino della vita sociale (ed economica) del territorio.Architettura, storia, decorazione, arte, teologia attraggono per il loro valore estetico e formale e per la loro – non sempre riconoscibile – valenza simbolica. In questa facciata esistono allegorie, metafore, figure che oggi richiedono spiegazioni. Lo stesso vale per il catalogo dei santi anche se molti non appartengono più alla devozione quotidiana.Le immagini della facciata indicano soprattutto che la tradizione e la cultura di una comunità si mantengono legate alle origini anche quando si perde l’immediatezza del significato. Resta la bellezza delle opere, la forza intellettuale delle composizioni e il valore dell’arte.
Le avventure di Tizio & Caio davanti alla facciata del Duomo scoprendo storie, personaggi e geometrie. |
Il Duomo di Como è un edificio attorno al quale gira la vita della città: una struttura ricca di suggestioni, di personaggi, di storie e di geometrie da leggere.
Architettura, storia, decorazione, arte, teologia attraggono per il loro valore estetico e formale e per la loro valenza simbolica. |
Il Duomo di Como è una forte attrazione per il turismo.
È una struttura ricca di suggestioni, bellissima da osservare giorno e sera.
La notte del 3 novembre 1990 un fulmine globulare scende sulla cupola, scivola sul tetto della navata principale e colpisce il gugliotto centrale della facciata. La struttura si contorce, e una parte precipita e colpisce le decorazioni dell’edicola di Plinio il Giovane, frantumandone alcune. Sono le due di notte. Subito, iniziano i lavori.
La facciata mostra quanto la struttura si colleghi ai temi della religiosità popolare, della simbologia, della fede. Persino della vita sociale (ed economica) del territorio. Architettura, storia, decorazione, arte, teologia attraggono per il loro valore estetico e formale e per la loro – non sempre riconoscibile – valenza simbolica.
In questa facciata esistono allegorie, metafore, figure che oggi richiedono spiegazioni. Lo stesso vale per il catalogo dei santi. Le immagini della facciata indicano soprattutto che la tradizione e la cultura di una comunità si mantengono legate alle origini anche quando si perde l’immediatezza del significato. Resta la bellezza delle opere, la forza intellettuale delle composizioni e il valore dell’arte.
Le avventure di Tizio & Caio davanti alla facciata del Duomo scoprendo storie, personaggi e geometrie. |
Il Duomo di Como è un edificio attorno al quale gira la vita della città: una struttura ricca di suggestioni, di personaggi, di storie e di geometrie da leggere.
Architettura, storia, decorazione, arte, teologia attraggono per il loro valore estetico e formale e per la loro valenza simbolica. |
Il Duomo di Como è una forte attrazione per il turismo.
È una struttura ricca di suggestioni, bellissima da osservare giorno e sera.
La notte del 3 novembre 1990 un fulmine globulare scende sulla cupola, scivola sul tetto della navata principale e colpisce il gugliotto centrale della facciata. La struttura si contorce, e una parte precipita e colpisce le decorazioni dell’edicola di Plinio il Giovane, frantumandone alcune. Sono le due di notte. Subito, iniziano i lavori.
La facciata mostra quanto la struttura si colleghi ai temi della religiosità popolare, della simbologia, della fede. Persino della vita sociale (ed economica) del territorio. Architettura, storia, decorazione, arte, teologia attraggono per il loro valore estetico e formale e per la loro – non sempre riconoscibile – valenza simbolica.
In questa facciata esistono allegorie, metafore, figure che oggi richiedono spiegazioni. Lo stesso vale per il catalogo dei santi. Le immagini della facciata indicano soprattutto che la tradizione e la cultura di una comunità si mantengono legate alle origini anche quando si perde l’immediatezza del significato. Resta la bellezza delle opere, la forza intellettuale delle composizioni e il valore dell’arte.