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Dante e il cinema. I film ispirati alla vita e alle opere dell'autore della «Divina Commedia»
€ 24,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Gremese Editore |
EAN | 9788866921295 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2021 |
CATEGORIA |
Cinema Biografie Critica e storia della letteratura |
COLLANA / SERIE | La cineteca degli immortali |
LINGUA | ita |
Descrizione
Sommo poeta, ma anche straordinario sceneggiatore ante litteram, Dante Alighieri ha intrigato e ispirato il cinema fin dalle origini, con l'obiettivo - o forse dovremmo dire il sogno - di dare vita anche attraverso le immagini in movimento alle sue potenti visioni, ai drammi di cui è intessuta la Divina Commedia (in special modo l'Inferno), all'intensità psicologica ed emotiva dei tanti personaggi che ha reso immortali. Un'impresa affascinante e al tempo stesso titanica, che è riuscita solo in parte: ancora oggi la realizzazione di un film sull'universo poetico dantesco rappresenta una delle sfide più aperte ed emozionanti per produttori, registi e attori di tutto il mondo. In questa monografia l'autore, docente di letteratura e storico del cinema, ripercorre la parabola del filone dantesco nel cinema mondiale lungo le coordinate temporali (dal muto al sonoro) e geografiche, dal cinema americano delle origini a quello italiano, dalla Francia alla Germania, fino a Hollywood, contestualizzando i singoli film (molti dei quali perduti) secondo la ricezione culturale dell'opera di Dante e l'evoluzione artistica e tecnica del cinema, organizzando i documenti finora disponibili e offrendo ai lettori informazioni inedite e preziose. Particolare rilievo viene dato alle riduzioni cinematografiche dell'Inferno e ai numerosi titoli ispirati alle straordinarie figure femminili che Dante ha eletto a protagoniste di ciascuna delle tre cantiche della Divina Commedia. Un viaggio emozionante e ancora in progress, che incrocia anche i tanti film sognati, da Pasolini e da Fellini ma non soltanto, così come i tentativi di imitazione, le parodie, i progetti continuamente annunciati e mancati ancora oggi, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante.