C.V.

C.V., un racconto di Eva Sarno. Il secondo episodio della serie MARTA: Mani grandi insistono sul sedere di Marta, colpi prepotenti premono sui glutei mentre lei, nel sonno, mormora una protesta lieve, che non viene accolta: le mani insistono, obbligandola ad aprire le gambe, scivolano tra le cosce e le sfiorano le mutandine con la punta delle dita. Si fermano di colpo, soltanto un attimo, per poi ricominciare a massaggiarla delicatamente. Marta non oppone resistenza. È come uno di quei sogni erotici che faceva spesso da ragazzina. MARTA, serie di racconti di Eva Sarno: Marta e Jacopo lasciano Genova per trasferirsi in un piccolo paese dove lui ha trovato lavoro come cuoco in un ristorante casalingo. Sono una coppia di 28 enni carini e convivono da pochi mesi. La loro vita sessuale è piacevole e intensa, piena di spunti culinari per via della professione/passione di Jacopo, ma nel complesso monogama e abbastanza tradizionalista. La loro vita è destinata a cambiare profondamente quando Marta viene assunta come commessa in un sex shop che ha appena aperto i battenti nel paese. Nel giro di breve tempo Marta scopre di essere una venditrice di talento: interroga delicatamente clienti sui loro desideri sessuali, andando sempre più a fondo. E i clienti, incalzati dalla voce calda della ragazza, raccontano con passione lasciando emergere desideri sempre più a luci rosse, che lei integra e arricchisce con particolari piccanti facendo crescere volutamente l’eccitazione e portando la gente a comprare di tutto. Piano piano Marta ci prende gusto e decide di osare ancora di più: guidata dai racconti inizia a “interpretarli” con l’oggettistica in vendita. Mentre in paese si mormora il successo nelle vendite e l’arrivo a bottega di Elisa, giovane commessa apprendista, metteranno a dura prova il rapporto di Marta e Jacopo.