Salta al contenuto

Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

EBOOK - epub
Lo spazio letterario - Librerie.coop

Lo spazio letterario

Protezione:   

Social DRM

€ 13,99
Dettagli
FORMATO epub
EDITORE Il Saggiatore
EAN 9788865766378
ANNO PUBBLICAZIONE 2018
CATEGORIA Critica e storia della letteratura
LINGUA ita
Dispositivi supportati
Computer
E-Readers
iPhone/iPad
Androids
Kindle
Kobo

Descrizione

«Chi scava il verso incontra l’assenza degli dèi»: così Maurice Blanchot dà voce a chi ha avuto il privilegio e insieme la sventura di essere colpito dall’anatema della letteratura. Blanchot scende negli abissi della disperazione di Mallarmé, indaga le contraddizioni di un Kafka annientato dalla solitudine, scandaglia l’infinito mormorio della scrittura automatica surrealista, si smarrisce insieme a Rilke e al suo Orfeo, simbolo dell’orgogliosa trascendenza poetica. Saggio di lapidaria verticalità filosofica, Lo spazio letterario si interroga sul significato dell’opera, sull’identità dello scrittore, sull’ispirazione poetica. Enigmi al cospetto dei quali, lo si avverte fin dalle prime pagine, Blanchot lotta come fossero i suoi demoni, con lucida ossessione, e che finisce per consegnare purificati alla loro nuda essenza. Il punto di partenza coincide con quello di arrivo, ovvero lo scacco dello scrittore: l’origine dell’opera è irraggiungibile per chi scrive e il desiderio di avvicinarne il centro diventa vocazione, imperativo, tormento, perché trascina in una regione estranea al mondo e a se stessi. Una regione in cui non si può dire «io», in cui bisogna abbandonare tutto e morire di morte anonima per dare alla luce un’opera che nel suo essere è già altro da sé. Apparso nel 1955 e ora presentato dal Saggiatore in una nuova traduzione e con uno scritto di Stefano Agosti, Lo spazio letterario ha fatto del suo autore la punta di diamante della critica letteraria del Novecento e una figura di riferimento per intellettuali come Barthes, Foucault, Lacan e Derrida. Il suo fascino non manca ancora oggi di spalancare la riflessione sulla scrittura, sul difficile ruolo di chi si trova a duellare con l’impossibilità della parola, a spingersi in quell’esperienza che è incessante ricerca e mai approdo. Cancellato l’autore, destituito il lettore, quel che resta è il silenzio dell’opera.