Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

La bella primavera. Antifascisti e partigiani varesini che lottarono e morirono per la libertà di tutti
€ 30,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Macchione Editore |
EAN | 9788865707456 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2022 |
CATEGORIA |
Attualità e politica Biografie Storia |
LINGUA | ita |
Descrizione
È di Liliana la firma apposta da una ragazza tredicenne sul registro d'ingresso del carcere dei Miogni a Varese il 10 dicembre 1943 alle ore 11: una grafia nitida, consapevole, quasi volesse dare testimonianza di sé alla Storia e che già rivelava quella forza d'animo, quella ricchezza d'ideali che l'hanno sempre contraddistinta. Sullo stesso foglio ci sono la scheda e la firma di suo padre Alberto assieme a cui era stata arrestata tre giorni prima, il 7 dicembre, al valico di Saltrio, come documentato dagli stessi tedeschi nel "Chronik", il loro diario di guerra, da me fatto tradurre e pubblicato nel 2017: "Varese 1943 nel diario della guardia di frontiera tedesca" (a cura di Chiara Zangarini). È significativo che accanto alla voce "proveniente da" sia stata annotata dal maresciallo Giuseppe Piazzolla, comandante del carcere, una sola, magica e universale, parola: "libertà". Certo, nel linguaggio burocratico ciò stava a significare che non provenivano da altre patrie galere e condanne, ma in quelle circostanze "libertà" assumeva un valore emblematico che travalicava lo spazio e il tempo, testimoniando sulla pelle viva l'orrore della dittatura nazifascista.