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La malattia dell'infinito. La letteratura del Novecento
€ 30,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Book Time |
EAN | 9788862183857 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Cinema Critica e storia della letteratura |
COLLANA / SERIE | Saggi |
LINGUA | ita |
Descrizione
"'La malattia dell'infinito' è in primo luogo una grande galleria di ritratti. Spaziando da Joseph Conrad (che inaugura il secolo col suo supremo Lord Jim) a Hofmannsthal, da Jung a Robert Walser, da Nabokov a Borges, da Flannery O'Connor a Thomas Bernhard; attraversando figure di poeti quali Yeats, Valéry, Bertolucci, Luzi e Caproni; disegnando silhouette di amici quali Emilio Cecchi, Italo Calvino, Giorgio Manganelli, Fruttero e Lucentini, sempre Citati si muove "a onde", ora allentando ora stringendo il proprio pennello critico attorno a ciò che sa, comunque, imprendibile: il nocciolo, via via diverso, di una verità intima, di una visione originale del mondo. Irriducibili a qualsiasi generalizzazione, a ogni legge astratta e ad ogni richiamo degli "idoli della tribù", molti di questi creatori appaiono a Citati degli "stranieri", degli abitanti dell'ombra o di una luce diversa, come Walser. Ciò che emerge anzitutto dal loro destino è la varietà di volti che sa assumere il dèmone della solitudine per marchiare a fuoco la carne e l'anima del loro tempo mortale e delle loro immortali parole: volti da reietto, da paria, da mendicante; volti da ebreo perseguitato o da gnostico in esilio nel luogo dei corpi impuri, votati allo sfacelo; volti da malato o da folle, ma anche volti illuminati da una specie di strana, incomprensibile letizia..." (dalla Presentazione di Paolo Lagazzi)