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Compagni scusateci, avevate ragione! Ricordi. Appunti. Documenti. Riflessioni. Un patchwork sul '56 pesarese
€ 20,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Metauro |
EAN | 9788861561625 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2020 |
CATEGORIA |
Attualità e politica Storia |
LINGUA | ita |
Descrizione
Il 1956 fu un anno drammatico. Allo sconcerto provocato dalle rivelazioni di un nume tutelare sovietico sui crimini e le illegalità avvenuti sotto il potere di Stalin, si aggiunse l'orrore per i fatti di Ungheria, dove il sollevamento popolare, provocato anche dalle dichiarazioni di Chruscëv al XX Congresso del Partito Comunista sovietico, fu represso nel sangue dall'invasione delle truppe sovietiche e dell'Armata Rossa. La reazione a questi eventi fu drammatica in tutto il mondo comunista... In particolare, a Pesaro, alcuni esponenti del Partito non accettarono la paralizzante logica che faceva appello al "contesto storico", e, stendendo una bandiera con falce e martello, raccolsero povere lire per pagare il viaggio a Roma di una delegazione che parlasse direttamente al Segretario Generale del Partito Comunista Italiano. Attraverso questo "patchwork" sul '56 pesarese, Giorgio Tornati cerca di dare risposta a una domanda cruciale: perché in un partito - quello pesarese - che osò tanto, in seguito, di fronte a situazioni altrettanto drammatiche o a situazioni politiche che richiedevano spirito innovativo, ci furono eccesso di cautele, resistenze dimesse, addirittura gregarie?