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Dispotismo democratico e autocoscienza della rivoluzione. Percorsi di ricerca
€ 16,00
Dettagli
FORMATO | Brossura |
EDITORE | Eum - Centro Edizioni Università di Macerata |
EAN | 9788860569424 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2025 |
CATEGORIA |
Diritto |
COLLANA / SERIE | Biblioteca giornale storia costituzionale |
LINGUA | ita |
Descrizione
Il pensiero democratico sorto con la Rivoluzione francese non ha saputo erigere argini adeguati alle derive autoritarie ma, contrariamente a quanto si è creduto, mise a fuoco precocemente i rischi del dispotismo democratico, senza attendere gli sviluppi del pensiero liberale. In particolare, tra Prima e Seconda Repubblica, fu il periodico riemergere in Francia del mito della democrazia diretta a suscitare in alcuni pensatori di parte democratica un radicale rifiuto delle derive plebiscitarie innescate dagli appelli al popolo e a produrre articolate strategie politico-costituzionali per disinnescarle. Da Rousseau ai Giacobini, da Babeuf ai teorici della législation directe, la cultura "direttista" assume volti diversi, ma trova in critici come Condorcet, Blanc e Proudhon confutazioni e controanalisi che configurano risposte tipicamente democratiche al problema del dispotismo delle maggioranze.