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Descrizione
L’Unione Europea, proposta più di cinquant’anni fa come un grande passo verso il futuro, nel 2007 ci è stata imposta come un processo giusto e inesorabile.
Oggi, i risultati sono davanti agli occhi di tutti, eppure in molti faticano a vederli, perché ormai la macchina degli interessi politici ed economici che l’ha messa in moto a censurato le coscienze anche degli italiani, che accettano l’Unione come un dato di fatto, e con essa la perdita dell’identità nazionale, così come diversi diritti personali.
In questo personalissimo e forte pamphlet, Ida Magli, tra le prime e più autorevoli oppositrici dell’Unione, risale all’origine di questo disastro, andando a cercare, nella teoria dei suoi incontri, principali colpevoli, senza sconti a nessuno, dalla cattiva politica alla Chiesa, dagli intellettuali pavidi ai banchieri pronti a imporre su tutti la loro legge. Il risultato è la storia di come un progetto nato solo sulle carte geografiche ha contribuito a renderci più poveri, meno sicuri, e certamente meno liberi.