Per gli acquisti online: spese di spedizione gratuite da 25€ - Per i soci Coop o con tessera fedeltà Librerie.coop gratuite a partire da 19€.

Il lettore e lo spettatore. Filosofia di due metafore dell'esistenza
€ 35,00
Dettagli
FORMATO | Rilegato |
EDITORE | Donzelli |
EAN | 9788855226318 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2024 |
CATEGORIA |
Filosofia Critica e storia della letteratura |
COLLANA / SERIE | Saggi. Arti e lettere |
LINGUA | ita |
Descrizione
Nel presente stato di guerra del mondo con il mondo, quando conflitti e catastrofi di ogni genere occupano le cronache di tutti i giorni, sembra che ogni atrocità possa essere accolta e sopportata nelle maglie del quotidiano. È come se i contemporanei avessero fatto proprio lo sguardo dell'autore dell'Apocalisse, che assiste alla fine del mondo senza venirne toccato. Uno sguardo distaccato e imperturbabile, che Andrea Tagliapietra individua come tipico dello «spettatore», figura che nell'età dei Lumi inaugura la condizione moderna e che oggi si pone sempre più come protagonista di un mondo concepito come spettacolo. A contendergli la scena si muove però un'altra figura, quella del lettore: fin dal tardo medioevo, con la sua azione silenziosa e fatta di tempo, il lettore non cessa di creare uno spazio metaforico, intimo e privato, di costruzione del sé e di ricerca di senso, non smette, ancora ai giorni nostri, di erigere pazientemente un presidio di resistenza ai processi spettacolari e anestetizzanti di omologazione della società. In questo senso, la lettura finisce per rivelarsi un gesto potente, vitale e rivoluzionario. Attraverso un fittissimo dialogo tra parole e immagini, le due figure emblematiche del lettore e dello spettatore prendono forma nelle pagine di questo libro, configurandosi come due modalità dell'esistenza che si pongono agli estremi, pur trovandosi a convivere. Da un lato c'è chi assiste passivamente alla catastrofe, illudendosi di sopravviverle sempre, e dall'altro chi, attraverso il segreto della lettura, prova a opporre all'apocalisse quotidiana l'argine della propria singolarità.