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EBOOK - epub

Molto rumore per nulla
Protezione:
Social DRM
€ 1,99
Dettagli
FORMATO | epub |
EDITORE | Newton Compton editori |
EAN | 9788854130838 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2011 |
CATEGORIA |
Letteratura Teatro Critica teatrale |
LINGUA | ita |
Dispositivi supportati
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Descrizione
Cura e traduzione di Maura Del Serra
Edizione integrale con testo inglese a fronte
Scritta sullo scorcio del sedicesimo secolo, alla fine della fase giovanile della produzione shakespeariana e congenere alle altre tre “commedie romantiche” o tragicommedie coeve (Il mercante di Venezia, Come vi piace, La dodicesima notte), Molto rumore per nulla è improntata a un fresco gioco scenico che decanta in accenti lirici e meditativi la consumata eleganza della scenografia verbale. Prendendo spunto dalla commedia cortese e dalla novellistica italiana, fonde i succhi compositi dell’arguzia concettista con quelli sapidi della farsa popolare. Ne risulta una polifonia lirica brillante e persuasiva, che ritrae con mano inimitabile il gioco dei sentimenti e dei destini.
«Allora, per la verità, mi sembra troppo bassa per un’alta lode, troppo scura per una chiara lode, e troppo piccola per una grande lode. Solo questo posso riconoscerle di buono, che se fosse diversa da com’è, non sarebbe bella, e che, essendo com’è, non mi piace.»
Edizione integrale con testo inglese a fronte
Scritta sullo scorcio del sedicesimo secolo, alla fine della fase giovanile della produzione shakespeariana e congenere alle altre tre “commedie romantiche” o tragicommedie coeve (Il mercante di Venezia, Come vi piace, La dodicesima notte), Molto rumore per nulla è improntata a un fresco gioco scenico che decanta in accenti lirici e meditativi la consumata eleganza della scenografia verbale. Prendendo spunto dalla commedia cortese e dalla novellistica italiana, fonde i succhi compositi dell’arguzia concettista con quelli sapidi della farsa popolare. Ne risulta una polifonia lirica brillante e persuasiva, che ritrae con mano inimitabile il gioco dei sentimenti e dei destini.
«Allora, per la verità, mi sembra troppo bassa per un’alta lode, troppo scura per una chiara lode, e troppo piccola per una grande lode. Solo questo posso riconoscerle di buono, che se fosse diversa da com’è, non sarebbe bella, e che, essendo com’è, non mi piace.»