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Sillabe indipendenti
Protezione:
Adobe DRM
€ 15,99
Dettagli
FORMATO | |
EDITORE | Gangemi Editore |
EAN | 9788849277869 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2013 |
CATEGORIA |
Letteratura Poesia |
LINGUA | ita |
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Descrizione
Postfazione di Renato Minore
Saggi e note critiche di Renato Minore, Edoardo Pittalis, Alberto Zava
Gott, Tod, Pont, Mer... monosillabi, parole grandi, essenziali dalle quali dipende il mistero del nostro essere, del nostro finire... colpi di gong, rulli di timpano che scuotono la coscienza spesso inibita dal mausoleo delle espressioni ingombranti o superflue...
Il primo verso è un richiamo che l'autore trasmette con la semplicità di un esempio al quale seguiranno altri esempi presi in prestito dalla natura, strettamente legata ai linguaggi che ci permettono di essere poeti, uomini di scienza, uomini della strada o eremiti che dialogano col deserto, convinti che, fin che vive il pensiero, non esiste il deserto delle parole, caro ai profeti di certe avanguardie, sedotti dal brivido delle teorie. I numeri stessi (che sostituiscono i titoli) sono un elogio alla sintesi, al piacere di essere brevi senza essere squallidi o vuoti di idee. Il poeta aspira all'indipendenza spesso umiliata dall'arroganza della retorica: la cerca, spesso la trova con la casualità dell'istinto.
L'indipendenza non è solitudine. Anche le parole brevi hanno bisogno di stare assieme, di unirsi in un contesto garbato di frasi che, unite ad altre frasi, prendono la via del componimento, della pluralità narrativa nella quale le sillabe indipendenti non perdono la dignità degli albori. Sono le foglie di un albero liete di germogliare e rassegnate a cadere con la serenità di chi offre il futuro a nuove foglie, a nuove sillabe. Amiche del vento, della pioggia, gradiscono il calpestio di chi passa sotto gli alberi, insegnano ai poeti i sussurri, i rumori discreti, i crepitii dell'autunno. La crisi della poesia è cominciata da tanti decenni.
Ma c'è la speranza, il bisogno di una rigenerazione (il Natale è alle porte), di un genuino ritorno alla poesia onesta predicata da Umberto Saba.
Il libro è ripartito in due raccolte. Le poesie numerate ricordano le sonatine del tempo che fu. La seconda raccolta ha il ritmo/non ritmo delle riflessioni domestiche.