Artisti, architetti e “mastri fabricatori”

Lavorando alla ricostruzione dei numerosi frammenti architettonici ed artistici quattro e cinquecenteschi calabresi, si è avvertita la lacunosità di un campo fino a poco tempo fa ancora inesplorato, qual è quello dei tecnici e delle maestranze, del loro modo di progettare e di operare e dei loro rapporti con la committenza. Le frammentarie notizie sugli artisti, sulle botteghe o sulle associazioni di artigiani erano compensate solo dalla presenza di alcuni manufatti di sicuro pregio, che lasciavano presupporre, senza però attestarlo con certezza, un interscambio di idee o addirittura la presenza fisica di maestri provenienti da più affermati centri culturali ed artistici. Non si sarebbero potute spiegare diversamente, infatti, le assonanze e le affinità di alcune opere calabresi con altre di sicura fattura napoletana, siciliana o di bottega toscana.