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Descrizione
Gli sviluppi più recenti della ricerca scientifica e le prospettive da essi suggerite, specie in campo biologico, rendono quanto mai urgente reinterrogarsi sul significato e sul compito della scienza, anche nella prospettiva di un divenire storico cui l'umanità può forse riuscire ad imprimere un senso attraverso un proprio radicale impegno teorico-pratico che vede specificamente nella scienza il suo strumento più efficace. Nel presente volume il rapporto tra scienza ed etica è indagato in una serie di saggi autonomi, ma strettamente connessi, volti ad evidenziare, assieme agli interrogativi lasciati aperti da alcune importanti prospettive filosofiche contemporanee, la complessa articolazione del rapporto tra ricerca scientifica e pluralità di valori e di codici morali. Così, da Bertrand Russell a Rudolf Carnap, da Chaïm Perelman ad Andrea Vasa, da Hans Reichenbach a Moritz Schlick, l'autrice si confronta con i principali protagonisti del pensiero europeo del Novecento che si sono misurati con l'arduo quanto attuale problema - ricorrente soprattutto nel campo della bioetica - dei confini etici della scienza e della dimensione morale dell'attività scientifica.