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EBOOK - pdf

Rischio sismico
Protezione:
Social DRM
€ 2,00
Dettagli
FORMATO | |
EDITORE | McGraw-Hill Education (Italy) |
EAN | 9788838690617 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2014 |
CATEGORIA |
Ambiente e scienze della terra |
LINGUA | ita |
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Descrizione
Il dibattito sulla protezione civile ha trovato riscontro, in questi ultimi anni, sul piano drammaticamente concreto di quanto avvenuto a L’Aquila, prima, durante e dopo il terremoto. Il presupposto dell’azione di un sistema di protezione civile in un paese avanzato è, infatti, la “conoscenza”, intesa nella sua duplice dimensione di “sapere esperto”, altamente qualificato sul piano scientifico e tecnologico, e di “apprendimento sociale”, cioè di capacità della collettività che può essere colpita da un evento calamitoso, di tradurre le conoscenze specialistiche in misure efficaci di protezione. Il rapporto tra chi “deve fare” (il sistema di protezione civile integrato) e chi “deve fornire gli elementi per decidere come fare” (sistema delle competenze tecnicoscientifiche) è assolutamente determinante sulla qualità delle scelte d’intervento e sulla qualità dell’apporto di eccellenza sul piano scientifico. In questa prospettiva, assumono perciò rilevanza centrale le modalità con cui possono conseguirsi, da un lato, sul fronte scientifico, il“trasferimento di sapere” dal mondo degli “esperti”alla “società”(istituzioni e cittadini) e, dall’altro, sul fronte sociale, la costruzione di una“capacità di recepimento e di interlocuzione”della società con il mondo della ricerca. I contributi di Giuseppe Grandori, fondatore dell’ingegneria sismica in Italia, e di Elisa Guagenti, professore ordinario del Politecnico di Milano, inclusi in questo volume, rappresentano un fondamentale contributo culturale in questa direzione, e affrontano alcuni aspetti fondamentali: l’assolvimento delle funzioni di prevenzione e la previsione dei terremoti, interpretate anche sotto il profilo del delicato processo decisionale e quindi del rapporto che si deve instaurare tra comunità scientifica e apparato politico-amministrativo. La lettura dei due testi offre un chiaro sostegno alla tesi che, quantunque la “prevenzione” intesa come insieme di iniziative concrete per rendere il patrimonio abitativo e il territorio più sicuro nei confronti dei possibili eventi calamitosi debba essere l’obiettivo principale delle strategie di difesa dalle catastrofi , anche la“previsione”, non solo quella su basi probabilistiche, ma anche quella basata sui fenomeni precursori può essere un valido strumento scientifico per una formulazione razionale del processo decisionale.