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Pietro Capuzzi e la Resistenza nell'Alto Nera
€ 15,00
Dettagli
FORMATO | Rilegato |
EDITORE | Il Formichiere |
EAN | 9788831248358 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2021 |
CATEGORIA |
Biografie Storia |
COLLANA / SERIE | Ritorni. Anastatiche e facsimili |
LINGUA | ita |
Descrizione
A cinquantatré anni Capuzi rientrò da Roma, dove si era trasferito molti anni prima, alla sua Visso. Era il 1943 e gli Alleati avevano ripreso la marcia verso nord. La resistenza, come aveva detto Harold Macmillan, stava dando risultati di prim'ordine. Nacque così la Banda dei ribelli di Monte Cardosa, destinata a diventare parte della brigata "Spartaco". Il 19 novembre il comando della brigata si rivolse ai vissani: «Egli diede generosamente la sua vita perché la nostra fosse più degna di uomini e di cittadini. Organizzando la resistenza alle chiamate del governo dei traditori, egli volle salvare i vostri figli cercando sempre di risparmiare alla sua città gli orrori della guerra». Questo, in effetti, fu l'intento del grande socialista. Fu Giuliano Vassalli a ricordarne la serietà e la capacità di dedizione a Visso in occasione della sepoltura definitiva. Con decreto luogotenenziale del 15 febbraio 1945 è stata conferita a Capuzi la medaglia d'oro al valor militare perché «ritrovando nella lotta partigiana lo slancio e l'energia della gioventù benché avanzato negli anni si adoperava indefessamente a costituire in Visso un centro di resistenza e di guerriglia partigiana».