L'orma effimera del passaggio

"È una lotta impari, la nostra vita contro tutte le malattie che tenderebbero a distruggere il nostro corpo e tutti i limiti e gli argini imposti alla libertà di pensiero e di autodeterminazione; contro le maglie troppo strette delle abitudini, delle tradizioni, delle varie fedi religiose e politiche che hanno ritenuto e ritengono più facile controllare la società preincanalando gli individui e decidendo, per loro, stile di vita, professioni, scelte esistenziali e bollando come individuo riprovevole chiunque si incammina per sentieri alternativi... Deviare: questo verbo mi ha dato ebbrezza, fremito, vitalità. Ma, intendiamoci, in senso buono: senza delinquere, senza violenza, senza essere disumana. Ho deviato nei confronti di una società angusta che mi offriva scelte anguste". Questo libro racconta la storia di una donna del '900, coraggiosa e antesignana, ma anche profondamente sola "perché pensare in modo diverso porta solitudine ma, quando si è certi di avere ragione, si ha una tale forza dentro, da vivere contro tutto e contro tutti".