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Rivoluzioni e popolo nell’immaginario letterario italiano ed europeo
Protezione:
Social DRM
€ 15,60
Dettagli
FORMATO | |
EDITORE | Quodlibet |
EAN | 9788822914071 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2023 |
CATEGORIA |
Critica e storia della letteratura |
LINGUA | ita |
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Descrizione
Il libro esamina come la letteratura ha rappresentato l’evento rivoluzionario (accaduto, atteso, temuto) dall’epoca della Riforma protestantefino al ’68 e oltre. La Rivoluzione, qui intesa latamente come possibilitàdi sollevazione di massa e trasformazione “catastrofica” del mondo, èconsiderata come una specie di grande metafora con cui l’Occidentemoderno si è concepito nei termini di un progetto pericolosamente aperto sul futuro. Si comincia con Machiavelli passando attraverso Milton, Büchner, Hugo, Manzoni, Zola, Nievo, Verga, fino ad arrivare a Malaparte, Pasolini, Calvino e tanti altri, anche saggisti (da Galileo a Gramsci). Al centro ci sono soprattutto gli scrittori italiani perché essi sonoritornati tante volte sulla Rivoluzione come occasione mancata. Essivengono fatti dialogare con alcuni grandi scrittori europei sulla base dipochi grandi motivi ricorrenti. In definitiva, il libro intende essere unaspecie di excursus attraverso tante visioni e versioni del fenomeno rivoluzionario per giungere a un bilancio finale e provare così a rispondere alla domanda se e come la letteratura possa ancora con i suoi mezziimmaginare un futuro altro, sia esso in chiave di sogno o di incubo.