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EBOOK - epub

Møllergata 19
Protezione:
Social DRM
€ 10,49
Dettagli
FORMATO | epub |
EDITORE | Quodlibet |
TRADUTTORI | Bruno Berni |
EAN | 9788822911926 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2021 |
CATEGORIA |
Letteratura Storia |
LINGUA | ita |
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Descrizione
Personaggio centrale della resistenza norvegese, Petter Moen fu arrestato nel febbraio 1944 e imprigionato nel carcere di Oslo, sede della Gestapo, il cui indirizzo è rimasto tristemente famoso: Møllergata 19. Qui, in cella, iniziò a comporre questo straziante diario incidendolo con una punta di metallo sulla carta igienica. Scritte cinque pagine, le raccoglieva in un sesto foglio chiudendone le estremità a formare un involto, che infilava poi nell’apertura della presa d’aria della cella.
Moen scrisse così un migliaio di pagine, tra il 10 febbraio e il 4 settembre 1944: dagli appunti presi giorno dopo giorno, al buio, senza possibilità di essere riletti, traspare l’autentica sofferenza nella vita di un prigioniero, tra paura, speranza eumiliazione, il rimorso per aver tradito i compagni rivelandone i nomi e un sofferto confronto con l’idea di fede.
Il 6 settembre 1944 Petter Moen è condotto sulla nave tedesca Westfalen insieme ad altri prigionieri per essere deportato inGermania. L’8 settembre, nello stretto di Kattegat, lo scafo della Westfalen colpisce due mine: anche a causa delle pessimecondizioni del mare, la nave affonda rapidamente.
Fra i sopravvissuti vi è un deportato cui Moen aveva confidato di aver scritto questo diario: grazie a lui, dopo la guerra, sotto il pavimento delle celle in cui Moen era stato rinchiuso la polizia norvegese troverà intatti tutti i fogli.
Trascritto faticosamente dopo la guerra, il diario venne pubblicato in Norvegia nel 1949 e poi tradotto in molte lingue. Questa è la prima edizione italiana del testo.
Moen scrisse così un migliaio di pagine, tra il 10 febbraio e il 4 settembre 1944: dagli appunti presi giorno dopo giorno, al buio, senza possibilità di essere riletti, traspare l’autentica sofferenza nella vita di un prigioniero, tra paura, speranza eumiliazione, il rimorso per aver tradito i compagni rivelandone i nomi e un sofferto confronto con l’idea di fede.
Il 6 settembre 1944 Petter Moen è condotto sulla nave tedesca Westfalen insieme ad altri prigionieri per essere deportato inGermania. L’8 settembre, nello stretto di Kattegat, lo scafo della Westfalen colpisce due mine: anche a causa delle pessimecondizioni del mare, la nave affonda rapidamente.
Fra i sopravvissuti vi è un deportato cui Moen aveva confidato di aver scritto questo diario: grazie a lui, dopo la guerra, sotto il pavimento delle celle in cui Moen era stato rinchiuso la polizia norvegese troverà intatti tutti i fogli.
Trascritto faticosamente dopo la guerra, il diario venne pubblicato in Norvegia nel 1949 e poi tradotto in molte lingue. Questa è la prima edizione italiana del testo.