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Descrizione
Non è nostra intenzione tracciare in questa sede un quadro esaustivo della letteratura d'avanguardia in Venezuela. Diremo solo che nei poeti fin qui trattati è presente una tendenza simbolizzante che si serve culturalmente delle invenzioni e delle fantasie del surrealismo e del dadaismo, peraltro già conosciuti da molto tempo in Venezuela, ma arricchita dal compromesso politico anarchico e socialista di cui i surrealisti europei avevano rinunciato. La poesia venezuelana e per antonomasia quella ispanoamericana è l'erede diretta dei diversi autori che hanno segnato la storia del Novecento letterario: Emerson, Whitman, Faulkner, Huxley, Mann, Nietzche, Mallarmé, Breton, Pessoa, Huidobro e molti altri. Ma chi erano questi giovani poeti? Emersero intorno al 1950. Alcuni di essi si caratterizzavano per una produzione densa di espressioni analogiche e simboliche di difficile interpretazione. In loro prevale una meditazione della parola poetica, adottandola come valore estetico assoluto. Accettano la poesia come strumento di una implacabile critica sociale sia mediante l'impiego di un linguaggio diretto, imbottito di implicazioni politiche, sia dalla tenacia con la quale sovvertono il linguaggio comune attraverso l'impiego di una sintassi arbitraria e confusa. Tutte le più valide e anticonformistiche esperienze della poesia europea e americana del secolo vengono vissute e assimilate in forme originali dalla nuova poesia venezuelana.