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Dettagli
FORMATO | epub |
EDITORE | Giunti - Slow Food Editore |
TRADUTTORI | Laura Marzi |
EAN | 9788809877184 |
ANNO PUBBLICAZIONE | 2018 |
CATEGORIA |
Scienze |
LINGUA | ita |
Dispositivi supportati
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Descrizione
Agire adesso è possibile. Il benessere dell’umanità si può ottenere mettendo in campo opportunità che abbiamo già a portata di mano: tecnologie sostenibili, produzione decentralizzata di energia pulita e abbandono di combustibili fossili.
«Le tendenze attuali non sono in alcun modo sostenibili. Una crescita continua secondo i parametri dominanti non può che entrare gravemente in conflitto con i limiti naturali del Pianeta. L’economia, sotto i dettami del sistema finanziario e della sua propensione alla speculazione, tende ad aggravare gli squilibri ecologici e le disuguaglianze».
La diagnosi del nuovo Rapporto al Club di Roma sullo stato di salute dell’Antropocene esorta l’umanità a realizzare un «futuro prospero per tutti», a fermare la distruzione delle risorse naturali e l’inquinamento dell’atmosfera. Per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno di un nuovo Illuminismo, di una rivoluzione concreta e mentale che sia funzionale al «mondo pieno» e allo sviluppo sostenibile. Senza inseguire astratte teorie ma perseguendo l’equilibrio tra gli esseri umani e la natura, tra il breve e il lungo periodo, tra gli interessi pubblici e privati.
«Le tendenze attuali non sono in alcun modo sostenibili. Una crescita continua secondo i parametri dominanti non può che entrare gravemente in conflitto con i limiti naturali del Pianeta. L’economia, sotto i dettami del sistema finanziario e della sua propensione alla speculazione, tende ad aggravare gli squilibri ecologici e le disuguaglianze».
La diagnosi del nuovo Rapporto al Club di Roma sullo stato di salute dell’Antropocene esorta l’umanità a realizzare un «futuro prospero per tutti», a fermare la distruzione delle risorse naturali e l’inquinamento dell’atmosfera. Per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno di un nuovo Illuminismo, di una rivoluzione concreta e mentale che sia funzionale al «mondo pieno» e allo sviluppo sostenibile. Senza inseguire astratte teorie ma perseguendo l’equilibrio tra gli esseri umani e la natura, tra il breve e il lungo periodo, tra gli interessi pubblici e privati.