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Tutto quello che avresti voluto sapere sulla disposizione dei volumi in libreria e non hai mai osato chiedere

Un’intervista per approfondire il tema della disposizione dei libri in libreria e scoprire alcuni titoli che hanno come protagonisti i librai e i luoghi di lettura.

Disposizione libri nelle librerie

Trovare con facilità un titolo nello scaffale soddisfa il lettore, oltre a essere un obiettivo di chi progetta la disposizione dei volumi. Ma come vengono organizzati i libri in libreria? Ne abbiamo parlato con Claudio Rocco, responsabile digital marketing di Librerie.coop, che ci ha aiutato a ricostruire alcuni cambiamenti avvenuti nel settore e le logiche sulle quali si basano queste decisioni. Seguici in questo breve excursus che si concluderà - non abbiamo paura di spoilerare - con alcuni consigli di lettura particolarmente golosi per chi, come te, si perde volentieri tra le pagine (e tra gli scaffali delle librerie!).

 

Biblioteche e librerie: quando l’organizzazione dei volumi era la stessa

Per lungo tempo, la sistemazione dei volumi in libreria ha ricalcato quella delle biblioteche, sebbene i due luoghi abbiano destinazioni e obiettivi differenti. Come sottolinea Claudio Rocco, infatti, “C’è stata una grande e decisiva innovazione. Oggi le librerie che conosciamo sono a libero servizio, ovvero permettono al cliente di servirsi in autonomia, di girare nei corridoi e sfogliare i libri. Prima, invece, gli scaffali non erano accessibili: c’erano i librai dietro il bancone e bisognava chiedere a loro il volume desiderato. Questa impostazione è rimasta in alcuni negozi storici specializzati nella vendita di testi universitari. Fino a pochi anni fa, infatti, per acquistare un libro accademico era necessario rivolgersi al libraio.”

 

Il cambiamento decisivo è servito non solo ad assegnare delle caratteristiche ben precise alla libreria, rispetto alla biblioteca, ma ha anche cercato di ridurre il senso di riverenza e di timore che si può provare verso questo luogo. “Alcune persone possono trovarsi a disagio in un negozio come la libreria: c’è chi non sa come sono ordinate le cose, per esempio, e chi, invece, deve fare un regalo ma non sa da dove cominciare, perché non è un lettore abituale. La riflessione su come vengono organizzati i libri è nata senza dubbio per seguire logiche di mercato e di fruibilità, ma anche per rendere l’ambiente il più familiare possibile, per trasformarlo in un luogo in cui sia piacevole passare del tempo”, continua Rocco. 

 

Ripensare alla libreria perché diventi un luogo più familiare, per tutti

Una volta che è cambiato l’approccio ai visitatori delle librerie, ogni catena ha poi personalizzato i propri ambienti per rendere la navigazione in negozio più semplice e accogliente. Come sappiamo bene dalla nostra esperienza, infatti, la disposizione di libri e scaffali può cambiare da catena a catena, ma è pressoché identica nei punti vendita del singolo gruppo, indipendentemente dalle loro dimensioni e dalla loro collocazione.

Tuttavia, esistono tratti comuni alle varie catene, ecco quali sono. 

 

Come vengono organizzati i libri in libreria: generi, fasce di età, editori

Oggi l’organizzazione è principalmente per settore: ragazzi, narrativa, narrativa di genere, attualità, tempo libero, editoria locale, per esempio. Una distinzione successiva è data dal fatto che alcune librerie ragionano sulla verticalità (ovvero possiedono tante copie di ogni volume, ma pochi titoli), oppure sull’orizzontalità, con molti titoli in tante copie. Librerie.coop, per esempio, dà ampio spazio al catalogo - sia in orizzontale che in verticale -, per offrire maggiore completezza alla clientela. 

 

La catalogazione per i prodotti destinati ai ragazzi avviene di solito per età, mentre all’interno di un settore, possono esserci dei richiami al singolo editore, con volumi vicini tra loro, che sono posizionati lì per valorizzare una casa con poche uscite all’anno, ma dal catalogo importante. “Pensiamo a Iperborea, che ha un formato diverso rispetto agli altri: metterli nello stesso scaffale, nonostante trattino argomenti diversi, permette al lettore di trovarli tutti insieme e riconoscerli con facilità”, commenta Rocco. “Anche Adelphi è presentato tutto insieme nelle nostre librerie, così come Einaudi, per quanto riguarda la narrativa.” 

 

Fatte queste premesse, è bene ricordare ancora che ogni libreria ha la sua logica:  alcune potrebbero dare spazio ai gialli, magari, e a un particolare editore. Ciò che è importante, però, è sapere che ogni scelta serve a valorizzare i volumi e a permettere ai lettori di trovare con maggiore facilità ciò che stanno cercando. 

 

Molto dipende poi dagli spazi a disposizione in ogni libreria. Per esempio, gli scaffali che si trovano in un angolo raccolto possono essere la destinazione giusta per i titoli di un unico editore. 

 

Le novità non sono sempre a scaffale

Le novità hanno uno spazio dedicato, di solito all’ingresso della libreria, e lo stesso accade quando ci sono delle ricorrenze, a cui si riserva uno scorrevole, un sostegno o un espositore che metta in evidenza i titoli rispetto a tutto il resto che è a scaffale, per fare in modo che il cliente possa vederli con facilità. Anche in vetrina ci sono quasi esclusivamente le novità, ma dipende dai periodi. “A Natale, per esempio, possono esserci dei titoli usciti già da un po’, ma che vengono riproposti perché tra i più attrattivi dell’anno. Si possono avere poi delle vetrine tematiche, nel caso in cui qualche editore proponga dei concorsi, com’è successo in passato in primavera”, spiega Rocco. 

 

C’è poi il discorso della vendita di altri prodotti collaterali, come DVD, che in alcuni casi si possono accostare ai titoli, fino ad arrivare a una proposta che comprende, in base alle ricorrenze e agli spazi, anche articoli di cartoleria e prodotti come agende, gadget e altre idee regalo. 

 

Per aiutare la navigazione, alcuni libri vengono proposti “di faccia”, cioè con la prima di copertina in evidenza

La disposizione, come abbiamo visto, dovrebbe agevolare lettrici e lettori, ma non è detto che rifletta ciò che ogni persona si aspetta. “C’è chi preferisce l’ordine alfabetico e chi invece ama trovare un editore raggruppato”, sottolinea Rocco, “e a volte c’è chi cerca un titolo tra i volumi di un genere, mentre invece è stato messo altrove. Oggi, infatti, i generi letterari tendono a essere più fluidi che in passato. Un discorso a parte è quello dei classici, per i quali non tutte le librerie hanno una sezione dedicata. Oppure può capitare che uno dell’Ottocento si trovi tra i classici, e uno del Novecento in Contemporanea.”

 

Riguardo ai generi e alla sempre minore distinzione che c’è oggi rispetto al passato, un caso che può essere citato è “Open”, l’autobiografia di Andre Agassi, scritta da J.R. Moehringer, famoso ghostwriter considerato uno dei migliori (se non addirittura il migliore) contemporanei. “Open” non è solo un libro in cui Agassi racconta della sua carriera di tennista e della sua vita, ma è uno di quei titoli che travalica i generi. 
Non è solo un’autobiografia o un libro che parla di sport, ma è un lavoro sottile di cesello che ha trasposto un’esistenza in parole, lasciando chiaramente leggibili sia il punto di vista della stella del tennis che dell’autore materiale. Moehringer, di recente, ha prestato la sua penna a un altro personaggio molto noto: Henri, duca di Sussex, conosciuto come Harry. “Spare” ha già fatto parlare di sé ben prima dell’uscita in libreria! La foto del principe britannico fa mostra di sé dalla copertina del libro, contribuendo ad attirare lettori e lettrici. “E proprio la strategia di posizionare di faccia alcuni libri”, precisa Rocco, “è un altro degli elementi che contribuisce a dare maggiore autonomia, in modo che il lettore possa essere incuriosito dall’immagine o dalla foto.”

 

La scelta di posizionare un libro di faccia, quindi, non è casuale e presuppone che, a monte, vi sia sempre un rigoroso ordine tra gli scaffali e gli spazi, che vanno organizzati in base ai nuovi arrivi e monitorando ciò che non è stato venduto ancora, ma è lì da un po’. L’obiettivo è sempre lo stesso: dare ai clienti la migliore esperienza possibile.
 


 

Come sono organizzati i libri nelle librerie

Da luoghi di cultura a protagoniste di libri e romanzi: i volumi ambientati in biblioteche e librerie
 

Ebbene sì, dobbiamo confessartelo: l’intervista a Claudio Rocco non ci ha soltanto fatto venire voglia di vagare tra gli scaffali alla ricerca del prossimo titolo da leggere, ma ha stuzzicato la curiosità per i luoghi in cui i libri sono protagonisti, biblioteche e librerie, e su chi ci lavora. Ecco perché i consigli di oggi cominciano proprio con Storia delle librerie d'Italia e Guida tascabile alle librerie italiane viventi, che ti faranno scoprire le grandi catene e i piccoli negozi indipendenti, accomunati dalla passione e dalla devozione alla parola scritta. 

 

Proseguiamo con Storia dei librai e della libreria dall'antichità ai giorni nostri di Jean-Yves Mollier, un viaggio sulle tracce del libro, delle figure che lo hanno scritto, stampato e diffuso, così come dei luoghi che lo hanno custodito. 

 

Come resistere al fascino di un volumetto dal formato inusuale e accattivante, intitolato “L'ignoto ignoto. Le librerie e il piacere di non trovare quello che cercavi”? Non occorre farlo, perché le considerazioni di Mark Forsyth sono una lettura piacevole e intelligente, che tutti dovrebbero concedersi.
 

disposizione titoli nelle librerie

Dal Giappone arriva “I miei giorni alla libreria Morisaki” di Yagisawa Satoshi, delicato romanzo la cui protagonista, Tatako, scopre il magico universo dei libri lavorando nel negozio di suo zio e ritrova la voglia di vedere il mondo a colori, lasciando anche spazio all’amore.

 

Chiudiamo con “Una vita da libraio” di Shaun Bythell e “La libreria sulla collina” di Alba Donati, due spaccati di vita vissuta, in cui un libraio di un villaggio scozzese e una libraia di un paesino italiano sconosciuto ai più raccontano la loro quotidianità, il rapporto con i clienti e quello con i libri. 

Buona lettura e alla prossima!